venerdì 5 dicembre 2014

Suzanne Vega - Villa Venier

Scritto da: Van




18 Luglio 2014, ore 21.30, Villa Venier a Sommacampagna (Vr)

Dopo un anno di pausa dal progetto radio Isakatai, ma anche dai grandi concerti, sono tornato molto invogliato e sopratutto alla ricerca di qualche live al quale poter partcipare. Detto fatto. Grazie a Dalse sono venuto a conoscenza dell'imminente ritorno sui palchi italiani di Suzanne Vega, con due date già programmate da tempo, e una delle quali organizzate a due passi da casa, a Sommacampagna (Vr).

Finalmente arriva il grande giorno e con grande fortuna il tempo, caro amico, ci ha regalato una meravigliosa serata stellata, dando anche un tocco di magnificenza a quella villa che ha fatto da padrona ad uno stage non molto elaborato ma ornato con delle colonne ai lati della struttura che lo rendevano particolare nel suo genere, e che a breve avrebbe ospitato la Vega.

Appena salita sul palco e lasciatole il microfono la nostra american singer ci ha confidato che la sera prima ha fatto da apripista, in Finlandia, al live dell'immortate Menestrello di Duluth, lo straordinario Bob Dylan; e quindi la stanchezza dovuta anche ai rapidi spostamenti si stava facendo sentire, ma non voleva dire che avrebbe influito negativamente sull'andamento della serata. Una garanzia. Suzanne, dopo i saluti iniziali, non ci ha lasciato respirare un attimo e dopo la partenza spedita ha sfoderato, insieme ad un nero cilindro, l'affascinante “Marlene on the wall”, primo e non unico cavallo di battaglia della serata.

In scaletta ci ha pure inserito qualche traccia tratta dal recente platter dal nome lunghissimo “Tales from the realm of the Queen of Pentacles” ovvero “Crack in the wall”, “I never wear white”, ma anche “Jacob and the Angel”, per poi lasciarci qualche minuto di respiro, ringraziandoci nuovamente per la presenza e
presentandoci gli artisti che la stavano accompagnando in questa serata,ovvero il batterista Doug Yowell e il chitarrista Gerry Leonard, anche produttore del suo ultimo album. La settimana prima del concerto posso dire di aver fatto i compiti a casa perché ho ascoltato buona parte della discografia della Vega concentrandomi prettamente sul primo omonimo album e anche se di qualche decade fa è riuscito a farmi innamorare dal primo ascolto; anche grazie a questo assiduo ascolto ho riconosciuto molte tracce che ha eseguito, nostra signora, durante la serata. Dal suo lavoro targato 1985 ci ha inebriato gli animi cantandoci la storia della regina e del soldato, per l'appunto “The queen and the soldier” , ma anche “Cracking” e “Some Journey”. Si è giostrata poi, in alcuni momenti ancora con il suo nero cappello, con “Luka” che si trova in Solitude Standing, uscita appena due anni dopo il primo lavoro, ed infine ci ha raccontato dei suoi ricordi d'amore con “In Liverpool” (99.9F° del 1992).

Non mi ero permesso di avere grosse aspettative da questo spettacolo perché proprio non mi sarei mai immaginato di assistere ad una così buona performance; sono rimasto con l'amaro in bocca solo per via della durata, soltanto un'ora e mezza compreso di bis, che è volata via in men che non si dica.

Un ringraziamento speciale va al ragazzo che dopo la terza canzone mi ha praticamente tirato via da sotto il palco e con una mano mi ha pure coperto l'obiettivo, dicendomi che non potevo più fare foto durante il concerto!
Non l'hai avuta vinta tu! Io, la mia Canon e il mio utilissimo teleobiettivo ti abbiamo fregato alla grande!



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